Luigi Facta

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Luigi Facta nel 1910


Luigi Facta (1861 – 1930), politico italiano.

Citazioni di Luigi Facta[modifica]

  • Nutro fiducia che tutto andrà nel migliore dei modi.[1]
  • Volete un gesto di forza? Lo volete proprio? Ebbene, mi farò saltare le cervella.[1]

Citazioni su Luigi Facta[modifica]

  • Fra Facta e Mussolini, il paese aveva già fatto la sua scelta: il primo è un onest'uomo, con due baffi bianchi, ignoto a tutti, incapace di uscire dalla tutela giolittiana; il secondo ha due occhi autoritari, il passo spedito, la voce risoluta. Il primo spera, il secondo vuole, e tutti gli italiani vogliono. (Leo Longanesi)
  • I giolittiani riuscirono a portare al governo uno dei suoi [di Giolitti] «ascari» più fedeli, ma anche dei più sbiaditi: Luigi Facta. Facta era un bravo avvocato di provincia piemontese con tutte le virtù, ma anche con tutti i limiti del suo ambiente: un uomo probo e integro, che dopo trent'anni di vita parlamentare ne aveva ormai una certa esperienza, aveva ricoperto con onore alcune cariche ministeriali, non aveva alcuna ambizione che quella di servire fedelmente il suo capo, né altre idee che quelle di lui. Tutto gli si poteva chiedere fuorché risolutezza ed immaginazione, cioè proprio le qualità che più urgevano. (Indro Montanelli)
  • Il Ministro delle finanze era affidato spesso in passato a uomini di scarso intelletto. Tanto che vi fu a lungo un uomo, che fu definito il più grande imbecille di tutti i tempi, il Ministro Facta, che consegnò l'Italia al fascismo. (Francesco Saverio Nitti)
  • [Sul suo rapporto politico con Giovanni Giolitti] Spesso la mediocrità è una voragine per la quale anche gli spiriti eletti provano una cupa attrazione. (Giovanni Ansaldo)


Note[modifica]

  1. a b Citato in Emilio Lussu, Marcia su Roma e dintorni.

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